Pagare alla romana

E’ una questione di vitale importanza, un dubbio mi attanaglia e ho bisogno del vostro aiuto per risolverlo, so che non resterete insensibili a questa richiesta di aiuto. Per me “pagare alla romana” ha sempre voluto dire che ognuno paga quello che ha consumato e per anni ho vissuto nella certezza incrollabile che fosse così; ora però leggo di persone che sono convinte che significhi dividere equamente tra tutti a prescindere dalle singole consumazioni. Non riesco a trovare una fonte autorevole che certifichi la mia convinzione, quindi vi prego aiutatemi a risolvere questo dilemma, altrimenti non dormitò stanotte…ve ne sarò eternamente grato…

118 comments so far

  1. Caffèamaro on

    Io so che significa “ognuno paga per se”… quindi …se te hai mangiato una bistecca formato famiglia e io un’insalata 😛 te paghi la tua bisteccona e io la mia insala ^_^ No?

    o.O ?

  2. lamoo on

    caro fra, io ho sempre saputo che pagare alla romana è dividere il tutto equamente, anche se tu mangi un elefante e io un filo d’erba. spero di esserti utile, mio amico a cui non scrivo mai !!! (senso di colpa… :P)

  3. nabladue on

    da fonti romane: alla romana significa dividere in parti uguali indipendentemente da quello che se magna…

    ciao

  4. profemate on

    anche io, fiorentina, penso che pagare alla romana voglia dire dividere in parti uguali… Dormi bene…

  5. Aaa on

    A Roma si paga “alla romana” (ognuno paga esattamente quello che ha consumato) perché gli amici romani sono molto fiscali e attenti ai dettagli. Stranamente, però, a Milano non si paga “alla milanese”, a Firenze non si paga “alla fiorentina” e a Napoli non si paga proprio. Alcuni sostengono che in realtà la frase “pagare alla romana” deriva da un’osteria di Trastevere in cui la “Sora Pina” era solita picchiare preventivamente con il bastone della scopa tutti i turisti che entravano nel locale per convincerli a pagare il conto con solerzia, da cui “Meglio pagare la cena alla romana”.

    Tratto da “Essenziale ma illuminante guida alla città di Roma”.
    Vedi sito: http://www.abietto.net/articoli/roma.php

    Ora sapete cosa significa e cosa fare quando viene proposto… e ora lo so pure io (che pensavo il contrario)!
    Ciaaaaaaaaaaooooooooooooooooooooooo!

    • Armando on

      È così e non potrebbe essere altrimenti e il perché viene qui egregiamente spiegato. Mi correggo: “È sempre stato così”. Oggi è in atto un revisionismo storico di chi vuole far sembrare le cose diversamente da quello che sono sempre state. E diceva qualcuno che la storia non poteva essere cambiata! Pagare alla romana è ed è sempre stato pagare ognuno quello che ha speso.

  6. Francesco on

    perdonami AAA ma quella pagina l’ho letta anche io e continuo a non capire il legame tra l’aneddoto raccontato e le modalità di pagamento,non mi pare che risolva la questione… per quello invocavo fonti certe; tra l’altro io e caffeamaro pensiamo la stessa cosa ma nabla e lamoo pensano il contrario, e tutti noi orbitiamo su Roma e dintorni…quindi mi pare che non ne sappiamo molto più di prima…

  7. Clarissa on

    Anch’io sapevo che pagare “alla romana” significasse dividere equamente. Non ho una fonte autorevole, però la prima volta che ho incontrato questa locuzione è stata da piccola su Topolino! ;oP

  8. Spora on

    Anche in quei di Livorno si divide fra tutti in parti eque…
    Solo che i romani avevano ordinato: aperitivo, antipasto, primo, secondo, dolce, caffé e ammazza caffé. Tu invece un margherita.

    Dillo, che avevi ordinato una margherita e te ne sei uscito con 25 euri di conto!

  9. angie7 on

    la fonte autorevole sono io 😀
    Pafare alla romana significa:”dividere equamente tra tutti a prescindere dalle singole consumazioni”

    ll concetto di base, la filosofia, il significato intrinseco è:VOLEMOSE BBENE!

  10. Francesco on

    ma de che secondo me è l’esatto contrario…e finché non arriva qualcuno con l’origine esatta del modo di dire che mi smentisce, per me è molto più probabile la versione che ognuno fa per se’…”date a cesare quel che è di cesare” diceva un tale 😉

  11. angie7 on

    vabbeh, ma allora che lo chiedi a fare?

  12. Francesco on

    lo chiedo sperando che qualcuno mi dia una spiegazione plausibile …

  13. profemate on

    plusibile…cioè che conferma quello che pensi? 🙂

  14. Francesco on

    Scusate eh….io ammetto che la mia interpretazione può non essere quella giusta, perché fondata sul nulla, ma se mi si propone un’alternativa anch’essa fondata sul nulla, mi tengo la mia di interpretazione, se non altro perché ci sono affezionato. Plausibile significa che nella spiegazione sono contenuti elementi che diano una parvenza di verosimiglianza: dire che pagare alla romana significa pagare ognuno per se’ , perché una picchiava col bastone i clienti non mi pare una motivazione plausibile, anche se coerente con ciò che penso io.

  15. Elisa on

    io sono “Romana de Roma”, e per quello che ne sò concordo con Nabla. Con i miei amici quando si và di solito Trastevere, a mangiare e decidiamo di pagare alla romana, dividiamo il conto equamente. Però non ci metterei la mano sul fuoco. Lo sò Francesco che non ho una risposta alla tua domanda, ma volevo portare la mia testimonianza. 🙂

  16. nabladue on

    Propongo un referendum popolare…Cmq a parte le origini quello che conta di più è l’opinione comune: forse col tempo alcune frasi assumono anche significati diversi da quelli che avevano in orgine.
    L’importante è che ci capiamo tra noi.
    Facciamo un sondaggio tra amici e parenti e poi riportiamo i risultati…
    Che ne dici??

  17. nabladue on

    3 voti per ognuno paga quello che consuma

  18. nabladue on

    1 mio per si divide in parti eque

  19. Francesco on

    Io ho chiesto in giro e oltre a quelli che leggete qui ho ricevuto 1 voto per dividere equamente e 2 per ognuno paga per se’, ma sto continuando a chiederlo a chiunque incontro…
    x elisa : va benissimo così ognuno porti la sua idea e se poi uno ci convincerà anche che è quella giusta, cambieremo idea 😉

  20. Scheggia on

    C’ho sempre avuto lo stesso dubbio…non è che dopo aver letto i commenti mi si sia chiarito..anzi!

  21. Elisa on

    hO chiesto ad un mio amico, fonte abbastanza attendibile:
    PAGARE ALLA ROMANA: OGNUNO PAGA QUELLO CHE HA MANGIATO.
    io sostengo il contrario, stiamo 1-1.

  22. giuggizu on

    anche io direi che alla romana vuol dire dividiamo equamente…
    da quando sono qui e ho sentito dire “paghiamo alla romana” è sempre capitato che si dividesse ugualmente la somma…però m’hai fatto venire qualche dubbio…
    dubbio girl
    gx
    ps. leggi il mio ultimo post e tu da esperto di musica…lascia un commento se ti va…ovvio!
    ari-gx

  23. Crù-Leelou on

    vedo che la cosa ha proprio acceso gli animi.. beh, io non ho fonti autorevoli, ma posso dirti che ero anche io convinta che pagare alla romana significasse pagare la propria consumazione, fino a quando mia madre inorridita mi ha detto che significa dividere il conto totale per tutte le teste al tavolo. Passati i vent’anni considero ancora mia madre una specie di vate? Ebbene sì, lo confesso, mi sono fidata di lei sull’argomento e ovviamente , mi sento di dirti di fare altrettanto.. Ora, però, dormi! Il post è del 7 ed oggi è giorno 12.. avrai già delle occhiae da paura per sta cosa..;-)
    A presto. Cruna

  24. *illy on

    Qui nel bel mezzo della pianura, pagare alla romana significa dividere il totale per tutti i presenti.. ma adesso mi hai fatto venire il dubbio – io però dormirò lo stesso 😉

  25. nabladue on

    Allora, chiedendo in giro a molti amici romani sembra che prevalga l’idea di dividere in parti eque anche se non di moltissimo.
    Poi ho saputo (mi hanno detto) che in alcune scene di film in bianco e nero di Gasman, Sordi, Aldo Fabrizi (non li ho visti personalmente) il modo di dire viene usato proprio con questa accezione. Sarebbe comunque da verificare.
    La maggior parte però dice che l’origine storica di “pagare alla romana” era ognuno paga per se, ma nessuno mi sa raccontare l’episodio o dire una frase da cui poi sia nato il modo di dire.

    Quando la facciamo sta cena?

    ciao

  26. giuggizu on

    il dubbio ancora mi assale…non ci dormo la notte…Simone, che è molto più romano di me, dice che vuol dire che “ognuno paga quello che ha consumato” e ciò spiegherebbe anche perchè usare una frase simile…altrimenti magari si direbbe “dividiamo?” non so…resto perplessa…cmq chiederò ad altri romani…
    dubbio gx girl

  27. jazzy on

    Nabladue, ma se organizziamo la cena, come dobbiamo pagare? se non risolviamo prima questo dilemma mi sà che stà cena non se pò fà! altrimenti a furia di discutere a tavola si finisce col pagare alla napoletana….

  28. 9PIPPO9ESONOFELICE on

    secondo il dizionario di lingua italiana “lo Zingarelli” dodicesima edizione (l’unica ke possego” sotto la voce ROMANO…il concetto fare alla romana è spiegato cn le seguenti parole:in trattoria o altrove, pagare ciascuno per sè…
    testuali parole..

  29. Francesco on

    bene quindi lo zingarelli è d’accordo con me…però purtroppo il de mauro sostiene il contrario :alla romana loc.avv. CO suddividen-do una spesa comune in parti uguali: pagare, fare alla r. …devo cercare sul mio devoto-oli…a quanto pare il dilemma è inestricabile…

  30. Francesco on

    tragedia… il Devoto-Oli sostiene che alla romana significhi dividere in parti uguali e specifica che pagare ognuno per sè sia un’interpretazione erronea….ma io non mi arrendo voglio sapere perché!!! Non mi accontento di un’interpretazione ingiusitificata seppure autorevole…aiuto…

  31. contuso on

    Mi permetto di intromettermi…
    sul dizionario Palazzi viene riportato quanto segue:
    fare alla romana- pagare il pranzo o sim. ognuno per sé…
    Io anche sapevo questa versione, o almeno da dove vengo io si dice così…
    in bocca al lupo per la ricerca!

  32. Francesco on

    grazie contuso, crepi il lupo….a questo punto appare evidente che nessuno ne sa niente vuoi vedere che c’è un baco nella cultura mondiale? chi passa di qui metta mano al suo dizionario così facciamo un’antologia il più possibile esaustiva…magari scopriamo anche qualche possibile interpretazione…

  33. contuso on

    Tra i miei colleghi (tutti romani de roma…) stravince il “dividiamo per quanti siamo a prescindere da quello che ha mangiato ogni singolo commensale”—e la loro teoria è che “fare alla romana” significa fare le cose alla buona, alla “volmosebbene” ma anche, e soprattutto, una spinta per quelli più tirchi a fare i furbetti (tipico dei romani*)…ovvero “mangio più degli altri tanto poi paghiamo tutti la stessa cifra”…
    Ma non mi fiderei troppo di questa interpretazione!!

    * non l’ho detto io! cito i commenti dei miei colleghi ROMANI…se lo sono detto da soli!!!

  34. Francesco on

    sì è verosimile come teoria…il problema secondo me è che la stessa ‘paraculaggine’ romana la puoi vedere anche dietro al pagare ognuno per se’…ovvero “che so scemo che te magni più de me e io pago?”…

  35. Gianfranco de Prima Porta on

    Pagare alla romana significa pagare ognuno cio’ che ha onsumato.

  36. anto on

    io mi sono accorto ke è generazionale…mi spiego..tutti i miei amici sostengono ke “pagare alla romana”significhi ke si divide in parti uguali…i miei genitori e i loro coetanei sostengono il contrario..ognuno paga x se…boh

  37. anto on

    ho trovato questo commento su un altro sito in cui era in atto una diatriba tipo questa…però mi sembra attendibile…magari è una vaccata…fate voi..
    Il vero significato è “si divide il conto in parti uguali”.

    Il detto si colloca nel contesto del Giubileo.In particolare, nel corso dell’800, la massa dei pellegrini finiva per riversarsi nelle “Osterie” fuori porta, dove, all’insegna della tipica “frasca”, veniva servito, su lunghe tavolate , un unico “menu”,solitamente composto da portate semplici della cucina tipica locale,arricchito da un buon vino dei “Castelli Romani”.

    Tale condizione di promiscuità dell’avventore e di occasionalità dell’evento (in assenza di camerieri e ad evitare di dover fare,cosa ancor più difficile per l’epoca, i conti a ciascuno) induceva l’oste a praticare un prezzo “unico” per tutta la tavolata. E quindi,a fine pasto,considerata anche l’omogeneità del menu , presentava, –tassativamente “a voce”- , il conto di ciascuna tavolata.
    Di conseguenza, gli avventori erano costretti a dividere , pagando “tanto a testa” .
    Nel ‘900, con l’avvento di trattorie e ristoranti e di un servizio più qualificato,tale usanza è andata via via scomparendo,fatta eccezione per qualche comitiva di “ragazzi” o di quei gruppi di avventori forestieri,i quali, ritenendo che l’origine del detto fosse riferita –come non lo è- alle “abitudini”
    di comportamento della popolazione romana, continuavano e continuano ad usare tale “modalità di compensazione del conto”, anzichè sottostare a quel vincolo di “ospitalità ”,che, per un vero romano, era e rimane “sacra” , e del tutto estranea al detto di cui trattasi.

  38. Francesco on

    Avevo notato anche io questa differenza generazionale…. Non ho capito la chiosa sull’ospitalità riportata nell’interpretazione del detto, chi dovrebbe pagarlo il conto secondo chi scrive…? Boh Comunque pare anche a me che possa essere verosimile come interpretazione. Grazie anche ad Anto…

  39. Stefano on

    Scusate, ma siete fuori di testa …..

    Abitate a Roma e non sapete cosa vuol dire “pagare alla romana” ?

  40. Francesco on

    Scusa l’appunto mio caro Stefano, a parte che la buona educazione vorrebbe che uno non esordisca dicendo ‘siete fuori di testa’, magari se usi il tuo cervello e leggi ti accorgerai che la questione è controversa, e il modo per risolvere le controversie di solito non è avere certezze, ma farsi venire dei dubbi. Se ci poniamo il problema, non ti sfiora il dubbio che magari la cosa non è così ovvia come sembra? Se non ti sfiora leggi i 38 commenti… Io pensavo di saperlo, poi però scopro che metà del mondo la pensa come me e l’altra metà no. Ora siccome a differenza di quanto fai tu io non ritengo che metà del mondo è costituita da gente ‘ fuori di testa’ e siccome non ho un’argomentazione oggettivamente valida per difendere la mia idea, ho chiesto che ognuno desse il suo contributo. Ora se hai da dirci la tua (a proposito non ci hai detto che cosa vorrebbe dire secondo te) te ne saremo tutti grati, magari se ci spieghi anche il motivo del perché pensi che la tua interpretazione sia quella giusta te ne saremmo ancora più grati, in caso contrario ti prego di astenerti da commenti che non aggiungono nulla alla conversazione…

  41. Ale on

    La definizione che lei indica (pagare in parti uguali) è anche quella del dizionario Garzanti, e mi pare la più corretta. Dal momento però che l’espressione può variare, a seconda delle consuetudini, “fare alla romana” può anche significare pagare ciascuno la propria parte. In ogni caso, in qualsiasi modo venga divisa la spesa, “fare alla romana” esclude la gentilezza di un invito, la generosità di uno che paghi, per esempio, un pranzo per tutti.

    questa la si trova sul corriere della sera…alla domanda:”cosa si intende per pagare alla romana?”
    si però non mi sembra che il professore o chiunque fosse abbia risposto…uno gli chiede se è bianco o nero e lui dice grigio…Anche io comunque continuo a pensare che “alla romana” voglia dire pagare in parti uguali…ma mi sa che ci dobbiamo arrendere… nessuno sa cosa voglia dire o meglio tutti sanno quello che pensano…quindi un consiglio quando uscite al momento di pagare “alla romana” chiedete cosa intende e poi raccontategli l’aneddoto cosi fate due risate e pagate nel modo che avete deciso!
    ciaoooo

  42. anto on

    ho la risposta definitiva…ho chiesto consulenza all’accademia della crusca(fondatori della lingua italiana)…questa è la risposta:
    “Premesso che è d’uso frequente anche la variante fare alla romana, il senso oggi più largamente registrato dell’espressione è ‘spartire equamente fra amici una spesa comune’ (per esempio, in occasione di una cena). Questo pagare / fare alla romana è per ovvii motivi particolarmente diffuso tra i giovani, ma si pratica ormai con naturalezza, in determinate occasioni, a qualsiasi età. È comunque da notare che, per quanto riguarda la semplice locuzione alla romana, la tradizione letteraria fornisce anche significati più antichi. Si vedano per esempio, nel Grande dizionario della lingua italiana fondato da Salvatore Battaglia (Torino, UTET 1961-2002), sotto il lemma romano1 28, le attestazioni sette-ottocentesche del modulo alla romana (presso Goldoni, Gasparo Gozzi, Nievo) nel senso di ‘alla chetichella, senza prendere congedo’ in frasi come “andarsene / partire alla romana”. Un altro senso ugualmente attestato presso autori dell’Ottocento è quello di alla romana per definire una vivanda ‘messa in comune dai vari commensali’. Invece, per quanto riguarda il modo di dire nell’accezione attuale, il Grande dizionario non fornisce alcun esempio letterario, limitandosi a segnalare come ulteriore significato del detto quello che oggi risulta generalizzato, cioè il riferimento a una spesa complessiva suddivisa in parti uguali. L’assenza di esempi d’autore in un dizionario storico della lingua fa supporre normalmente una tradizione soprattutto orale, e quindi popolare, della voce o della formula in questione. Ci si può anche chiedere come si spieghi la connotazione romanesca del detto largamente diffuso. Verrebbe fatto di pensare alle scampagnate fuori porta, con annesse abbondanti merende, tipiche della tradizione popolare romana. Sembra confermare questo aggancio l’esistenza d’un termine, ormai in disuso, come romanata, nel senso appunto di ‘merenda campagnola’. Il già citato Grande dizionario dà di romanata la definizione di ‘ritrovo conviviale in cui ciascuno dei commensali paga una quota della spesa complessiva’, citando come unico esempio la seguente frase tratta da una lettera del Foscolo: «Lunedì verrò forse a una romanata in campagna vicino a Fiesole con la compagnia delle signore Orozco». Il lemma si completa con un rinvio all’ottocentesco Lessico dell’infima e corrotta italianità di P. Fanfani e C. Arlia, che registra: «Romanata, e alla francese pique nique, chiamasi in alcuni luoghi d’Italia un pranzo o una cena per cui ognuno che vi prende parte pa ga una quota». A dire il vero, l’interpretazione che il Grande dizionario dà della romanata che il Foscolo menziona nel suo epistolario risulta poco convincente. Si fatica a immaginare che una merenda nello splendido scenario della campagna fiesolana, prospettata in quei termini, cioè in compagnia di gentili e altolocate dame quali erano la consorte e le figlie del diplomatico spagnolo Orozco, frequentate a quel tempo dal Foscolo (siamo intorno al 1813), potesse prevedere un’imbarazzante colletta finale. Sarà probabile, piuttosto, che la romanata foscoliana alludesse semplicemente a una piacevole merenda all’aperto; alla quale tutt’al più ogni intervenuto avrebbe potuto contribuire con qualche cibaria (in base a un altro dei sensi attestati, come si è visto, per l’espressione in causa).”

  43. Francesco on

    a me questa storia che l’accezione più largamente diffusa è quella di dividere in parti uguali non convince Anto, ne è la dimostrazione questa discussione dove siamo divisi più o meno equamente, il problema degli accademici della crusca è che parlano di toscana, fiesole e foscolo tutta roba che con Roma poco ha a che fare, mi sembra che ci sia una accezione largamente diffusa ma solo fuori Roma che attesti la divisione equa in parti uguali, mentre a Roma sopravvive una folta schiera di chi la intende al contrario….in ongi caso Anto è ammirevole la tua ricerca 🙂 A questo punto toccherà organizzare una cena con tutti quelli che contribuiscono a questa discussione da pagare rigorosamente alla romana ovviamente 😉

  44. Mauro on

    Ciao a tutti. Io sapevo (e sono di Roma) che pagare alla romana volesse dire che ognuno paga per se, ma uqesta spiegazione della crusca (seppur un pò toscana come notava francesco, in teoria dovrebbe porre fie alla questione. La crusca è il massimo esponente della lingua italiana e se dicono una cosa quella è. Però anche a me molte cose nn convincono. Va beh, ci risentiamo alla prossima scoperta.

  45. Francesco on

    Ciao Mauro 🙂 grazie per il contributo, lo aggiungiamo alla statistica: 14 per ognuno paga per se’ 15 per dividiamo equamente, sempre che abbia contato bene, più un numero imprecisato di altri che sostengono chi una chi l’altra e tra i romani mi pare prevalga la prima ipotesi…questa storia mi pare un po’ come la pizza napoletana che a napoli diventa romana…

  46. Francesco on

    questa sera al milionario la risposta giusta era “pagare ognuno per se'” 🙂

  47. Xavier on

    Escusi… Noi, in Catalogna, è d’habitude pagare ognuno per se… A l’Spagna non è d’habitude, e lei diceno “pagare alla catalana” questa manera.

  48. Turco on

    ho lo stesso tuo dubbio stasera e ho fatto un ragionamento semplice che mi è statoc onfermato da qualche ricerca:
    a Roma siamo tutti amiconi eccetera eccetera e la filosofia del “volemose bene” circonda la serata allegra in pizzeria quindi, si paga tutti uguale proprio per non creare problemi del “io ho preso di più e te no”
    ; pagare ognno per se è più propriamente detto “pagare alal genovese”.
    il pagare alla romana deriva da un’usanza che nelle antiche osterie era praticata verso i pellegrini che consumavano; l’oste per far prima faceva un cono unico e poi divideva per le persone che avevano consumato.

  49. au on

    CARI AMICI E CARE AMICHE, DA ROMANA D.O.C NATA TRA LA GARBATELLA E L’EUR E RESIDENTE A PORTA PIA, VI GARANTISCO CHE “PAGARE ALLA ROMANA” VUOL DIRE DIVIDERE IN PARTI UGUALI IL CONTO. A ROMA NON ESISTE NESSUN DUBBIO AL RIGUARDO. E’ UNA COSA OVVIA COME IL COLOSSEO E SAN PIETRO. E’ UNA REGOLA NON SCRITTA CHE TUTTI SANNO E RISPETTANO…
    …ED E’ ALTRATTANTO OVVIA LA FREGATURA CHE SPESSO SI PRENDE NEL PAGARE IN QUESTO MODO 🙂 buone mangiate “romane” a tutti!

  50. gianettodiroma on

    CARA AMICA DI PORTA PIA, CREDO PROPRIO TU ABBIA RAGIONE,
    ahimè, ero un convinto sostenitore del contrario, ma da fonte autorevole, vengo a sapere che alla ROMANA è dividere in parti uguali mentre alla GENOVESE ognuno paga ciò che ha “preso”
    ecco il sito: http://it.wikipedia.org/wiki/Alla_romana

  51. Francesco on

    scusate se insisto, ma a roma tutta questa certezza di cui parla au non esiste, (basta leggere i 50 commenti)come ho avuto modo di dire già altre volte non è così ovvio, altrimenti questo post non sarebbe nato, la stessa pagina di wikipedia dice che vuol dire una cosa e che tuttavia per molti vuol dire l’opposto…non mi sembra dirima la questione…grazie però a tutti vi che dite la vostra …continuate 🙂

  52. Fab on

    Per me Pagare alla Romana ha sempre significato ‘ognuno per sè’… ma ultimamente le cene in cui si paga alla Romana significa dividere il conto per il numero delle persone.

  53. Francesco on

    grazie Fab, quanto dici supporterebbe l’interpretazione “generazionale” data da Anto nel commento 36, anche a me pare che solo ultimamente questa accezione del dividere abbia preso piede…

  54. Manu on

    Sul “Nuovo Vocabolario Illustrato della Lingua Italiana” di Devoto e Oli, ho trovato che pagare alla romana (sotto la voce “romano”) vuol dire:

    ” …pagare il conto in parti eque (impropriamente pagare ognuno per sé).”

    Proprio come l’ho riportato sopra!

    L’arcano è svelato.

  55. Malpelo on

    C’è scritto sulla wikipedia che pagare alla romana significa pagare in parti uguali quindi dovrebbe essere proprio così…

  56. Francesco on

    ah beh se è scritto su wikipedia…allora…

    • pier nicola simeone on

      :-)…scusate ma non vedo wikipedia come arbiter…le mie frequentazioni romane di oltre 60 anni mi dicono che pagare alla romana è pagare ciascuno il suo…era così negli anni ’60, ’80, 2000 ed ora

  57. stefania on

    Alla romana
    Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.
    Vai a: Navigazione, cerca
    Alla romana è un modo di dire tipico della lingua italiana.

    Viene così definita la modalità di dividere una spesa in parti uguali fra tutti i partecipanti, senza tener conto dell’effettiva fruizione di ciascuno di loro. Ad esempio, in una cena al ristorante di un gruppo di persone si paga alla romana dividendo il conto in parti uguali tra i commensali, senza considerare il fatto che qualcuno abbia consumato di più e qualcuno meno. In questo modo ognuno sa velocemente quanto deve pagare.
    Il modo di dire deriverebbe dall’antica usanza delle trattorie romane che per praticità e rapidità facevano pagare il conto ai pellegrini dividendo il costo delle pietanze portate all’intera tavolata.[1]

    Tuttavia alcuni intendono che ogni commensale pagherà solo quanto effettivamente consumato (senza per questo dover necessariamente richiedere al ristoratore tante ricevute quante sono le persone paganti o fare i conti esatti al centesimo di Euro). Questo modo di pagare il conto è più propriamente detto “alla genovese”.[2][3]

  58. stefania on

    anche io me lo sono chiesta spesso…;)

  59. Francesco on

    Grazie del contributo Stefania e benvenuta, anche tu mi citi wikipedia, ma se vedi le fonti citate da wikipedia vedrai che sono le stesse che molti hanno già riportato nei loro commenti. Il problema è che se i principali dizionari non sono concordi sull’interpretazione, non sarà di certo wikipedia , le cui voci sono scritte da persone comuni come me e te a fugare i miei dubbi. Questo post nato per gioco fa molto riflettere su come si formi il complesso di definizioni e interpretazioni alla base di una parola o di un modo di dire…

  60. lagia on

    Io ho fame 🙂
    (comunque hai ragione, è interessate quanto sia fumosa la deifnzione di un modo di dire. Saresti ancora piu scnvolto facendo confornti tra modi di dire in lingue e culture diverse)

    (ma perche devo mettere per forza la ma mail??)

  61. Francesco on

    Benvenuta su questo blog 🙂
    L’indirizzo mail non è pubblico, inserirlo è un modo di presentarsi e di identificarsi, volendo si può farne a meno inserendo un indirizzo falso ovviamente…

  62. lagia on

    ottima idea. io l’avevo inserito vero l’indirizzo mail. Da ora in poi lo inserirò falso.(ma la cosa non mi piace).
    In compenso ho sbagliato il link al blog.

  63. Francesco on

    Ovviamente non piace neanche a me , io lo metto vero quando richiesto perché mi pare giusto entrando in “casa” d’altri presentarsi…c’è poi da dire che un indirizzo mail non dà alcuna garanzia proprio perché nessuno (io per primo) ne controllerà la veridicità; da tempo sostengo nei blog la necessità di firmarsi, è una formalità se vuoi, ma mettere anche soltanto un nick in fondo a ciò che si dice dà più valore ai propri interventi.

  64. Luigi on

    Un saluto a tutti, interessante come da una curiosità, tutto sommato d’interesse relativo, ne nasca una così interessante argomentazione sull’uso ed i cambiamenti inevitabili della lingua italiana.
    Porto la mia esperienza di cinquantenne con ancora molti amici romani doc e di continui aggiornamenti in quella bellissima città, caput mundi.
    Solo ieri sera, guarda caso in pizzeria, la mia dolce metà (in tutti i sensi) si faceva scrupolo di non gravare sul totale del conto, poichè di solito fra amici, non stiamo a guardare cosa c’è nel piatto dell’altro, se non per fregargliene un boccone, si faceva scrupolo perchè avrebbe gradito una grigliata di pesce invece della solita pizza e allora ha esordito dicendo: “stasera se non vi dispiace facciamo alla romana.”
    Nel suo intento, lo scopo era quello di pagare per quello che avrebbe mangiato, perchè così abbiamo imparato a Roma e perchè così si faceva e nell’uso comune era il significato, senza alcun dubbio, 25,30 anni fa.
    Interessante è stato ascoltare da parte degli altri commensali,(viviamo a Torino) che loro conoscevano l’altro significato.
    Una persona che forse ha letto qualcosa al proposito sosteneva che a Roma ha ancora il significato, ognuno paga il suo, mentre nel resto d’Italia, il termine “alla romana” sia all’insegna del volemose bene.
    Ma quando mai…..e qua i romani non devono fare gli infami, ma che c’entra il volemose bene, con li quattrini.
    Se te scofani un cinghiale e io me magno un’insalatina, che poi facciamo a mezzo?
    Ma a chi la volete raccontà?
    Scherzi a parte ed i dizionari sembra che avvalorino quanto sto per dirvi, è solo che gli anni passano e quello che era un significato tot anni fa, si sta modificando , come per tanti altri termini della nostra lingua, peccato non riuscire a trovare e ho cercato assai, la provenienza di quel modo di dire, per cui, mi spiace non portare alla discussione una parola definitiva, ma solo un esortazione a continuare la ricerca perchè la curiosità è tanta,….. ma la notte dormo lo stesso.
    Ciao a tutti
    Luigi

  65. Francesco on

    Grazie Luigi e benvenuto. Mi pare che anche tu sia arrivato alla conclusione a cui sono arrivato io, una differenza geografica e generazionale tra le due interpretazioni. In effetti un romano non pagherebbe il cinghiale a qualcun altro, mi pare plausibile la storia dei pellegrini, e quindi di un fare alla romana coniato da chi romano non era, e un fare alla romana dei romani de roma, che manco morti pagherebbero cio’ che non hanno mangiato 🙂
    la ricerca continua….

  66. placidia on

    Susate ma nessuno ha un dizionario tipo Zanichelli per controllare?? insomma una fonte certa??

  67. Francesco on

    Ciao Placidia…mi sa che non hai letto tutta la discussione…la controversia nasce proprio da qui, per alcuni è certo che significhi una cosa per altri è certo che significhi l’esatto opposto. La stessa divisione la trovi sui dizionari citati nei commenti 29-30-54 (Devoto Oli, Zingarelli, De Mauro).Controllando altre fonti (wikipedia, accademia della crusca) la questione è ugualmente controversa …insomma 66 interventi e dizionari vari non sono riusciti a dirimere la questione. Se hai voglia e tempo di leggere i commenti vedrai come anche una cavolata del genere può essere appassionante.
    fra

  68. Giuseppe on

    Io ho una scommessa in corso proprio su questo argomento, e cercando sul web mi sono imbattuto in questo post….
    Devo dire che sembra pressochè impossibile arrivare ad una soluzione.
    Per quanto ne sapevo io la definizione giusta era “Ognuno paga per quello che ha consumato” (anche perchè è la cosa più giusta: se mangio un brodino perchè pagare per chi si è sbafato primo secondo e dolce???). Sono sempre andato avanti con questa convinzione, ma a quanto pare la risposta giusta non la ha nessuno.
    Probabilmente è un’espressione che cambia significato da regione a regione, anche se qui a Bari, in Puglia, c’è chi la pensa in entrambi i modi….
    Saluti

    Giuseppe

  69. la fidanzata di Giuseppe on

    Giuseppe sei il solito tirchio… per questo per te pagare la bistecca di un tuo amico è ingiusto…
    la scommessa l’ho vinta io perchè pagare alla romana vuol dire dividere il conto in parti uguali!!!!

  70. la fidanzata di Giuseppe on

    e comunque….visto che avevamo scommesso pizza e birra, e che non siamo arrivati alla soluzione del problema… vorrà dire che andremo in pizzeria e …………..PAGHEREMO ALLA ROMANA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  71. Francesco on

    benvenuti sul blog 🙂 come avete visto la questione non è facile da dirimere…
    fra

  72. Panjotto on

    Visto che è l’uso che determina le regole, io descrivo il mio uso: sono un romano quarantenne e per me pagare alla romana vuol dire che ognuno paga quello che ha mangiato.

    Questo permette ad ogni commensale di mangiare tranquillamente senza doversi sentire in colpa e senza accendere discussioni con gli altri.

    Ho la netta sensazione che invece i “non romani”, intendano l’esatto contrario. Bel kaos!

  73. Daniele on

    Salve a tutti. Io ho 28 anni, e per mia esperienza pagare alla romana significa dividere il conto in parti uguali. Mi sono imbattuto in questo blog proprio perchè invece ho altre amicizie che mi dicono il contrario (e altre che invece la pensano come me) e così ho cercato in rete sperando di risolvere l’ancestrale dubbio, e invece… ^^’

  74. Daniele on

    Ecco la spiegazione data da una mia amica etimologa:

    “Spesso i modi di dire semplici presentano risvolti inimmaginabili se esaminati sotto un profilo storico ed etimologico più analitico. Prendiamo ad esempio la classica proposta di “pagare alla romana”, frequente quando al ristorante arriva il momento di provvedere al saldo del conto. Generalmente il pagamento alla romana viene inteso come il metodo piu sbrigativo per pagare il conto, in quanto si prescinde dall’effettivo consumo di ciascun commensale , procedendo invece ad una divisione della spesa in parti uguali fra tutti i partecipanti.

    In realtà la “romana” di cui si parla nell’espressione deriva dal contrappeso della bilancia stadera, detto “romano” per la tipica forma a melanzana, che in arabo è chiamato “rumann”. Questo contrappeso viene fatto scorrere lungo un’asta graduata (stilo) al termine della quale è appeso un piatto sul quale viene poggiato ciò che si vuole pesare con precisione. Il sistema di pesatura “alla romana” consente quindi di pesare con esattezza ogni sostanza. In via traslata questo metodo dovrebbe valere anche nella cenetta con gli amici, permettendo di individuare quanto consumato da ognuno e quanto, di conseguenza, dovuto da ognuno al momento della ripartizione del conto. Ecco qui che il senso del “pagare alla romana” è completamente ribaltato ed il significato dell’espressione equivale a dire che “ognuno paghi per la propria parte, per il proprio consumato.

    Ovviamente il dopo cena, a quel punto diventa macchinoso, sicuramente fastidioso e magari fonte di attrito, esattamente il contrario dell’obiettivo del pagare, che, derivando dal latino “pacare, tranquillizzare, calmare” mira alla pace, in genere del creditore, ma nel caso specifico dei commensali. D’altra parte anche la quietanza, ossia il documento o la formula che attesta l’avvenuto pagamento, mira alla quiete, questa volta riferita pero al debitore, che si vede liberato da ogni impegno a suo carico.

  75. […] wikipedia (”vabbe, vatti a fidare di wikipedia“) sostiene la tesi n° 1. Su un blog una discussione sull’argomento ha portato a ben 74 commenti, per ora, con tesi […]

  76. Daniele da Monte Mario on

    Anche io ho una scommessa con dei miei amici aperta ma a quanto pare non ci sarà mai un vincitore. Io ero super schierato dalla parte dell'”ognuno paga per se” perchè è sempre quello che ho saputo da quando sono nato e chiamavo l’altro metodo il metodo dello “smezzamo”. Premetto che sono romani di roma (dentro il GRA^^) e ho 25 anni.
    Ora a quanto pare la scommessa non si può più portare avanti ma questa cosa del pagamento alla romana mi è rimasta qui anche perchè in anni di internet non mi è mai capitato di vedere una roba del genere, cioè una cosa di cui non si riesce a capirne l’origine e il vero significato quindi mi sono fatto delle ricerche anche io. Dopo giorni di incroci tra biblioteca (i mitici poeti romani primo tra tutti il grande Trilussa), internet e perfino persone di una certa cultura e saggezza popolare (ho chiesto a tutti i romani sopra i 50 anni che mi capitavano compresi i miei nonni che ne hanno 80) ne è uscita una risposta quasi certa: il significato sta cambiando e lo stiamo vivendo in prima persona.
    A quanto pare l’amica etimologa di Daniele ha ragione ed il significato originale era proprio quello di pagare ognuno per se, poi nel corso del tempo tra pellegrini che si smezzavano i conti ai castelli e nordici che non avevano il classico spirito romanesco di dire “scordete che pago pe te” la cosa si è andata destabilizzando e ad oggi risulta che per la maggior parte della gente che non è romana “pagare alla romana” vuol dire fare la media della somma per i commensali. Questo per comodità e per quieto vivere comune (immaginatevi il conto alla fine di una cena al ristorante con 40 persone che vogliono pagare ognuno solo la propra parte, 2 ore di cena 3 ore per il conto ^^). Questo spiega anche perchè le persone giovani, anche romane, abbiano la nuova concezione della frase, giustificata da motivazioni più o meno aggiustate al caso (volemose bene, siamo amiconi etc…)…mentre le persone di una certa età ricordano ancora il significato originale, più realmente cinico e romanesco (non pago per quello che non ho consumato manco se m’ammazzi), evidentemente passato oralmente per tradizione. Io mi ritengo fortunato perchè di solito cmq frequento persone più grandi di me e ad ogni modo mi sono ritrovato a conoscere il vecchio significato.
    Ad ogni modo è soprendente vedere come ci sia voluto un periodo dell’arco di 1 anno e mezzo per scorprire che stiamo vivendo una fase di transizione culturale da questo punto di vista. Molto probabilmente la realtà è che tra qualche anno il significato più universalmente riconosciuto sarà smezzare mentre ognuno paga per se si andrà a perdere, anche se è il significato originale.
    Ciao Raga!

  77. Davide on

    per me vuol dire che ognuno paga per sè

  78. fernando ingrosso di Alessandria on

    fernando, amante di Roma e soprattutto della zona di Porta Pia.
    Nel rispetto delle interpretazioni di tutti, aggiungo che il “Dizionario Enciclopedico Italiano” (Istituto della Enciclopedia Italiana, fondata da Giovanni Treccani, Roma, edizione 1970), X volume, pagina 550, prima colonna, sotto la voce “romano”, si legge : pagare alla r., dividere la spesa di un pranzo o d’altro in parti uguali tra gli intervenuti; impropriamente, talvolta, pagare ciascuno per quanto ha consumato.
    Quindi, di tutto rispetto per la gentile “Romana d.o.c.”, si può dedurre che entrambe le interpretazioni sono giuste, e che quando un commensale amico propone di “pagare alla romana” sarebbe bene precisarne il significato (per evitare certi imbarazzi).

  79. Francesco on

    Grazie, grazie grazie, a Panjotto, Daniele,Thirtysomething, Davide e Fernando che hanno dato ancora qualche contributo. L’idea che ci fosse un’evoluzione generazionale e/o una differente interpretazione geografica cominciava già dai primi interventi a sembrarmi plausibile. Continua a rimanere per me misteriosa un’espressione tipo “impropriamente, talvolta, pagare ciascuno per quanto ha consumato”…capisco che l’ingegneria è cosa lontana dalla redazione di un dizionario ma quando si sostiene una tesi forse sarebbe meglio giustificarne le motivazioni…non mi piace il principio di autorità (specie quando va contro ciò che penso io eheheheh). Ovviamente se da qualche parte nel mondo esiste qualcuno con una “prova provata” o con una risposta certa si manifesti io , ma penso anche tutti gli altri, gliene saremmo molto grati…intanto se volete continuare il sondaggio… 🙂

  80. Andrea on

    Innanzitutto piacere sono andrea da Firenze,accidenti ho appena finto di leggere tutti e 79 i post, ed è impressionante l’equilibrio che s’è formato. Anche gli stessi dizionari non escludono il fatto che la frase “pagare alla romana” possa essere interpretata in entrambe le situazione. Visti i recenti sviluppi direi che possiamo concludere dicendo che pagare alla Romana ha perso di significato proprio per l’evoluzione che ogni paese e cittadino ha voluto dargli. In questo caso ognuno deve abituarsi alle abitudini delle persone che frequenta e a non rinnegare versioni di chi la pensa in maniera diversa in quanto anche loro, influenzate dalla loro vita, hanno ragione.Spero d’essere stato d’aiuto

  81. Francesco on

    Grazie del contributo Andrea, scusami se il tuo commento compare solo ora, ma non mi ero reso conto che era stato messo in attesa di approvazione dall’antispam. Vero, come tutti i modi di dire probabilmente anche questo è in evoluzione; tra gli scopi di questo post c’era anche quello di dimostrare come spesso anche la convinzione più radicata può non essere così scontata…e qui potremmo aprire un grande capitolo sul rispetto per le idee e le posizioni altrui…

  82. emanuela on

    grazie a tutti, è bello potersi dare delle risposte o perlomeno provarci, quando si ha di fronte la lingua italiana che è viva e che cambia.
    Io sono nata a Roma, ho nonna e mamma romane ma da qualche hanno vivo nelle Marche.
    Ho sempre pensato che “pagare alla romana” significasse dividere il conto equamente e devo dire che, dall’idea che mi sono fatta, continuerò a pensarla così, rispettando comunque l’altra accezione di cui ho imparato l’antica e originaria provenienza (mi baso sull’etimologia…vedi sopra).
    Visto il suo attuale significato duplice ( il secondo, dato dal passare del tempo e dal cambiamento delle generazioni oppure, come sopra, dai pellegrini che arrivavano a Roma), questa espressione è ora applicata diversamente a seconda dell’età delle persone e delle esperienze di ognuno. Difatti ogni persona l’ha fatta propria ed indovinate qui nelle Marche che significato è prevalso?
    A voi la risposta considerando che loro sono “cugini” dei genovesi…:)

  83. Alessio on

    Stasera, durante cena in pizzeria rigorosamente in un quartiere ex-borgata di Roma , è nata una discussione al riguardo :-).
    Io sostengo l’ipotesi che pagare alla romana significhi dividere in modo eguale la spesa totale tra tutti i commensali. L’unica spiegazione che mi sono dato è quella sopra riportata circa le usanze degli osti nei confronti dei pellegrini durante il giubileo.
    Non nego che ci sia molta confusione: anni fa in un villaggio, un padre di una ragazzina inscenò una bella litigata con gli animatori che avevano portato tutti a cena alla vicina pizzeria dicendo “si paga alla romana”, intendendo con suddetto termine di dividere il conto in parti uguali, mentre il genitore (non romano, come nemmeno gli animatori), preoccupato dalle proprie finanze e conscio della ridotta capacità contenitiva dello stomaco della piccola figlia, aveva inteso l’esatto opposto.
    Saluti

  84. stefano on

    ciao a tutti
    pagare solo quello che si consuma dovrebbe essere “pagare alla genovese”.

  85. Andrea73 on

    È impressionante vedere quanto sia longeva questa discussione.
    Secondo me il vero significato della locuzione “alla romana” è stato distorto con il passare del tempo.
    Innanzi tutto va presa in considerazione l’idea che il modo di dire potrebbe non essere stato coniato dai romani, ma bensì dai forestieri e pertanto il fatto che chi risponde sia romano de’ Roma non è un requisito di attendibilità. Ad esempio io non chiederei mai ad un iberico la ricetta del pan di Spagna giacché è un prodotto di origine Italiana.
    Quando ero ragazzo qui in Toscana, dire “pagare alla romana” si intendeva dividere in parti uguali, ma i miei amici e parenti di Roma intendevano ognuno paga per sé, oppure viceversa… c’è talmente tanta confusione che nemmeno ricordo più la genesi nella mia mente.
    Comunque a me sembra che dalle risposte precedenti, in particolare mi riferisco ai numero: 37 di Anto, 41 di Ale e 42 di Anto
    si possa evincere che il significato di “pagare alla romana” vuol dire esclusivamente che: OGNUNO PARTECIPA ALLA SPESA indipendentemente da come essa viene divisa.
    Quindi ciò NON significa: NÉ che ognuno paga per sé, NÉ che si divide in parti uguali.
    Queste due interpretazioni sono del tutto errate, nate da una distorsione del significato originale.

    La formula si deve usare quando io INVITO qualcuno a mangiare, specificando che: si paga alla romana, nel senso che anche chi viene invitato parteciperà alla spesa.
    Tipo: incontro un amico e gli faccio: Ciao, ti va di venire a pranzo con me oggi… però facciamo alla romana (nel senso che non deve aspettarsi che gli paghi tutto io per il solo fatto che ho lanciato la proposta.
    Poi geograficamente l’avverbio è stato distorto assumendo connotati vagamente negativi per chi è forestiero (nel significato di pagare in parti uguali, una modo di fare alla romana, cioè poco preciso e iniquo, perché alla fine quasi tutti si sentiranno fregati temendo di aver mangiato meno di quanto speso) al contrario un accento positivo per chi è romano (alludendo al significato di ognuno paga per sé, quale emblema dell’assoluta giustizia ed equità del popolo romano).

    Ripetendomi, pagare alla romana significa che ognuno contribuisce e basta!…. Nel caso di essere invitati ad una festa o ad un pic-nic ognuno deve portare qualcosa (ovviamente nessuno farà questioni se la crostata che ha portato uno, costa di più dei panini che ha portato un altro o delle bibite di un altro ancora).
    Oppure al ristorante, ognuno paga una quota. In quest’ultimo caso appare ragionevole partecipare sommariamente in funzione delle portate ricevute, e NON andando a spulciare il conto, pratica che risulta sempre socialmente antipatica e tecnicamente difficoltosa (e chissà perché poi i conti non tornano mai, qualcuno deve sempre metterci più del dovuto mentre gli altri si son già dileguati). Ad esempio se io avessi preso: primo, secondo e contorno, il mio amico solo il primo, ed il conto è di 30 euro, pagare alla romana significa che io pago forfettariamente 20 euro ed il mio amico solo 10). Va da sé che se un gruppo di amici va a mangiare la pizza, una a testa, forfettariamente si paga in parti uguali, se qualcuno desidera anche una seconda portata pagherà una quota maggiorata.
    Nel caso dei pellegrini che pagavano tutti la medesima quota, appare logico supporre (sia per il periodo storico che per il contesto particolare) che in una stessa tavolata mangiavano tutti la stessa cosa, dividendosi quello che l’oste portava a tavola.

    Chiedo scusa se sono stato eccessivamente lungo e ripetitivo.

  86. Adriano Athos on

    Pagare alla romana non può essere dividere equamente. Non è da romani… Il “volemose bene”, e fa le cose “a la bbona”, non giustifica una procedura di pagamento che potrebbe eventualmente “fregare” un romano.. E poi il romano sarà pure amicone, socievole, simpatico, dalla battuta facile, che sta a “panza all’aria”, ma non è cojone che paga per quello che non magna… Ma voi ce lo vedete il marchese der grillo che paga pe er francese??? AHo!! La risposta alla questione, che evidenzia una completa ignoranza dell’indole romana e, forse meglio, romanesca, non è da cercare sui dizionari o su wikipedia o all’accademia della crusca (che saranno anche dei puristi della lingua e tradizione italiana ma che non possono reputarsi delle autorità in materia di cultura romanesca) è da cercare nelle trattorie aperte da più di 30 anni, da chiedere a gente che quando all’epoca andava a magnà fori nun lo faceva pe fa er piacione, annava solo a magnà e a beve!!

  87. teoldo on

    Premesso che Athos ha più che ragione (l’etimologia va cercata nella tradizione), wikipedia lascia il dubbio, ma almento qualche fonte la riporta:
    http://it.wikipedia.org/wiki/Alla_romana

    • teoldo on

      pure il ministero dell’interno dice la sua… mah!
      http://www.comirap.it/pagine/news_566.htm

      • fernando ingrosso di Alessandria on

        Concordo. E’ mai possibile che per concludere un meraviglioso simposio tra amici si debba chiamare in causa la melanzana, la stadera per finire nel latino ?
        Pur elogiando il ragionamento e la “traslatio” del personale ministeriale, debbo far notare che la frase “pagare alla romana” potrebbe incrinare l’amicizia, e far sorgere punti di vista discordanti non solo per la frase in sè, ma anche ai fini della fiducia e della stima altrui. Per questi motivi credo che il termine cadrà in disuso, anche se radicato in un passato molto remoto.

  88. Francesco on

    Qusta conversazione non finirà mai 🙂
    Vero wikipedia riporta due fonti, ora per come è fatta wikipedia dovremmo capire se è vero che le fonti hanno detto ciò che riporta wikipedia…

  89. Serena B. on

    Affascinante dibattito: ecco il mio contributo.

    A Torino quando si propone di “fare alla romana” si vuole intendere “dividiamo il totale per quanti siamo, così si fa prima e non si fa casino per determinare chi deve pagare cosa”.

    Wikipedia italiana qui non mi sembra affatto attendibile.

    Casomai la Wikipedia anglosassone, alla voce GOING DUTCH, propone entrambe le versioni:

    (vi traduco il passaggio tratto da http://en.wikipedia.org/wiki/Going_Dutch )

    In alcune zone dell’Italia, specialmente nelle regioni meridionali, l’espressione PAGARE ALLA ROMANA si può tradurre come “Pagare come la gente di Roma” e ha lo stesso senso di “going Dutch” (letteralmente “fare all’Olandese”, modo di dire che significa pagare ciascuno per sè), Questo può causare equivoci perchè in altre regioni italiane PAGARE ALLA ROMANA significa dividere equamente il costo tra tutti i commensali.

  90. Francesco on

    benvenuta serena 🙂
    ci mancavano pure gli olandesi adesso…wikipedia Italia è fatta da italiani ….all’italiana. In effetti la differenza di interpretazioni che emerge da questa discussione sembra dare ragione agli inglesi, che possano loro darci una risposta certa?

  91. Serena B. on

    Sono appena intervenuta sulla voce “alla romana” di Wikipedia Italia per portare le conclusioni raggiunte fin qui.
    Potete migliorare il tutto su http://it.wikipedia.org/wiki/Alla_romana

  92. Francesco on

    Ho appena letto la voce riveduta e corretta, un ottimo lavoro 🙂 Proprio in questi giorni scrivevo sulle nuove forme di divulgazione della conoscenza e della partecipazione di massa, trovo wikipedia uno strumento geniale e terribile allo stesso tempo…ma non vorrei andare off topic.
    Ovviamente la diatriba continua…

  93. Core de Roma on

    Un romano paga quello che magna! Se no “stecca”!

  94. lucolas on

    Veramente mio padre mi insegnò,da piccolo,che vuol dire “ognuno paga il suo”.Evidentemente wikipedia ha fatto i danni e adesso tutti pensano il contrario.Io sono fedele a ciò che mi è stato tramandato.

  95. Sara on

    a Roma da quando era piccolo mio nonno pagare alla romana significava e significa OGNUNO PAGA PER SE,poi se fuori Roma intendano altro questo non lo so.
    Il fatto di dividere in parti uguali tra i commensali si dice PAGARE ALLA ROMANELLA 🙂

  96. Soddisfazioni « Il Principio e La Fine on

    […] sul tema “pagare alla romana“, una delle questioni più dibattute del secolo e di questo blog; è un onore per me sapere di aver dato insieme a tutti voi lettori un contributo alla questione. […]

  97. Elisa 186 on

    Ho affrontato recentemente la questione ad una cena tra amici ed ero la sola ad affermare che pagare alla romana significa
    “ognuno paga in base a quanto ha consumato”
    sentendomi un po’ offesa dato che ho nonna di Roma e la cosa è tramandata tra i miei parenti, purtroppo sono stata vista come l’aliena un po’ tirchia. Beh non è essere tirchi, ma corretti… mi piace molto la spiegazione etimologica che ha proposto Daniele, ora dovrò consultare i dizionari di casa per sapere se ci sono discordanze anche in essi.
    Spero che ci saranno altri commenti per approfondire il mistero.
    Sono felice di aver trovato questo blog dato che l’opinione della massa stava per convincermi di essere cresciuta con una convinzione errata, ma ora so che la mia opinione è ancora valida.
    Forse con questa discussione eviteremo che le nuove generazioni cambino totalmente alcuni modi di dire. 🙂 Devo ammettere però che mi piace anche l’idea di Andrea73, che parla dell’importanza in sè del pagare e non essere a cena totalmente a scrocco. Inoltre Serena B. ha posto un interessante parallelo con la cultura anglosassone 🙂
    Grazie a tutti per avermi illuminato

    • Francesco on

      Ciao Elisa, scusami se il tuo commento è rimasto in sospeso così a lungo, ma ero in vacanza 🙂 Come vedi la questione è molto dibattuta, addirittura l’Accademia della Crusca cita questo post sul suo sito…so’ soddisfazioni 😉

  98. Onita on

    “Pagare alla romana Il Principio e La Fine” was in fact a splendid posting, can’t help
    but wait to read through more of your blogs.

    Time to squander a lot of time online hehe. Many thanks -Daniela

  99. marcoff73 on

    Scrivo il mio contributo. Vivo a Genova ed ho 40 anni. Per me ed i miei amici coetanei pagare alla romana significa dividere in parti uguali.
    Invece qua non si usa affatto dire “pagare alla genovese”.
    Diciamo che se non si dice nulla è ovvio e normale che ognuno paghi il suo (non è così anche da voi?).
    Per questo è necessario specificare “alla romana” quando si vuole invece dividere in parti uguali.

  100. Roberto on

    http://www.linkiesta.it/perche-si-dice-pagare-alla-romana
    Eccoti spiegato il significato. Hai sempre pensato male. Mi dispiace Dover abbattere questa tua incrollabile convinzione, ma pagare alla romana significa dividere in parti eque il totale, a prescindere dalle consumazioni

    • fra on

      Benvenuto su questo blog Roberto. Io in realtà leggendo la pagina dell’Accademia della Crusca (sulla quale se leggi tutto è citato anche questo post che stiamo commmentando) non trovo una risposta certa, leggo molte ipotesi ma nessuna supportata da una ricostruzione certa, anzi spesso si dice una cosa per contraddirla due righe sotto. Ad oggi quindi la fonte certa che cercavo non l’ho ancora trovata…

  101. pip on

    guarda io e molti amici a Milano abbiamo sempre inteso pagare ognuno per se. Ma ho da poco scoperto che per altre persone sempre di Milano invece voleva dire divider in parti uguali e sinceramente era la prima volta che lo sentivo.

    E crusca o non crusca, mezza Italia indica una cosa e l’altra mezza indica la cosa opposta.
    ma la cosa assurda è che non mi pare le differenze siano legate al territorio…..

    • Francesco on

      Concordo non c’entra la provenienza geografica, sembra che le due versioni coesistano e ognuna delle due “fazioni” ignora l’esistenza dell’altra. Proposi questo esempio come tipico caso di cose che si danno per scontate…

  102. pip on

    scusate intendevo “le differenze NON mi sembrano legate al territorio”

    • Francesco on

      Era chiaro 😉 e comunque grazie del contributo

  103. M@rco on

    Provo a confonderti io, Romano emigrato a Torino.
    Anche qui pagare alla romana viene inteso come “divisione equa”, ma io ho sempre saputo il contrario.
    È plausibile che il termine derivi dalle famose “merende romane” dove tutti portavano qualcosa e lo dividevano tra i commensali.
    Però, ciò che veniva portato, è vero che veniva diviso tra tutti, ma veniva pagato da chi lo portava.
    Io, mi sono fatto questa idea e te la suggerisco:
    Usalo e cambiane il significato a seconda delle esigenze…come fanno i bravi romani 🙂

    • Francesco on

      Ciao Marco. Sì in effetti potremmo sfruttare l’equivoco secondo la convenienza e scegliere di volta in base a cosa si è mangiato 😉

  104. pier nicola simeone on

    questa discussione rischia di passare al guinnes dei primati…10 anni di longevità e non credo che finisca qui. E da un paio di ore che leggo tutti i commenti e ne ho già postato uno dando la mia personale interpretazione di…vita.
    Ma voglio aggiungere una nota che riguarda una vecchia abitudine delle osterie romane che io ho fatto in tempo a conoscere negli anni ’60 e ’70 su quei tavolini quadrati a doghe di legno richiudibili, come le sedie (le ricordaate?) e che riguarda il grande amore dei romani del mangiar fuori.
    Ci si portava anche le pietanze preferite, talvolta il vino, da casa e l’oste apparecchiava il tavolo per il numero dei commensali (ecco la nascita del coperto…ti do da sedere, il piatto e le posate, il tovagliolo, il bicchiere), quasi sempre si integrava con un piatto cucinato dell’osteria. Credo che il significato più corretto sia etimologicamente quello “ciascuno paga quello che ha consumato”..

  105. Francesco on

    Benvenuto su questo blog che langue ormai da un po’, ma che è tenuto in vita dal “pagare alla romana”. Come avrai capito dalla lunga discussione una questione apparentemente ovvia è diventata tutt’altro che ovvia. A tal punto che questo post come ho scritto qualche commento sopra è citato addirittura sul sito dell’Accademia della Crusca. I filoni che sembrano evidenti sono due, uno di tipo generazionale, l’altro di tipo geografico, per i romani “anziani” (me compreso) alla romana vuol dire ognun per se’, per i non romani e per i più giovani sembra evidente che significhi dividere in parti uguali. Ricordo anche io le fraschette dei castelli dove si andava con la porchetta comprata fuori e non si poteva ordinare nulla se non vino e, forse, la “romanella”…

  106. Giancarlo on

    Buonasera.
    Visto che questo blog ogni tanto resuscita, lascio i miei 2cent.

    Che io ricordi, mio padre mi insegnò che pagare “alla romana” significasse pagare ciascuno secondo il proprio consumo. Siamo napoletani, ma mio padre aveva girato molto e non ho motivi per mettere in dubbio il suo “lascito”.

    La mia perplessità è un’altra: se è vero che alcuni dizionari riportano il significato di divisione “equa”, non è che la confusione sia anche dovuta al fraintendimento di questo termine? Io non lo intendo come “in parti uguali” ma come “quote giuste”. E cosa è più giusto di pagare da sè quanto si sia consumato, e non addossarlo agli altri?

    Poi, per carità, se le consumazioni sono sostanzialmente simili, il problema non si pone nemmeno, la praticità ha il sopravvento.
    In caso contrario, per evitare comportamenti “opportunistici”, l’ideale sarebbe non usare affatto questa espressione ambigua e chiarirsi bene per tempo… come si dice: patti chiari, amicizia lunga.

    • Daje on

      Buongiorno a tutti.
      Per inquadrare la questione, l’ipotesi spazio-temporale mi pare la più corretta.
      Un po’ perché mi avvicino alla sessantina e ho sempre vissuto a Roma e posso assicurare che da bambino e ragazzo non c’era alcun dubbio, tra parenti e amici, che “alla romana” volesse dire “ognuno il suo”. È negli ultimi decenni, qui a Roma e fuori città, che qualcuno ogni tanto proponeva l’altra accezione, in effetti sempre più gettonata.
      Poi perché non sarebbe il primo caso di espressione che fuori Roma (e a partire da un certo momento) viene torta nel suo esatto contrario, con un certo sgomento (adesso si direbbe cringe) dei romani DOC. Si pensi p.es. alla forse poco elegante ma molto icastica espressione ” ‘sti c****i”, che da noi significa “non importa” e nel resto del paese “perbacco”.
      Aggiungo che a Roma forse un certo cinismo romanesco si è un po’ perso e, magari anche complici i mass media e le opere letterarie, i giovani romani si siano “italianizzati” tra le altre cose anche nell’uso di questa espressione.
      Specialmente nelle grandi città, d’altronde, si assiste a una graduale scomparsa degli elementi locali.
      Ovviamente è una mia opinione personale, e leggo con perplessità chi si dispiace di dover fare crollare certezze, visto che nei fatti linguistici certezze, nel tempo e nello spazio, ce ne sono poche. Specialmente citando fonti autorevoli ma inevitabilmente legate al presente.
      Tanto vi dovevo.

      • giancarlo on

        Confortato dalla concordanza delle reminescenze.
        Grazie
        G


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